Zappa Plays ZappaRoma, 28 maggio 2006, Centrale del Tennis: concerto - tributo a Frank Zappa, musicista eclettico e originalissimo, scomparso prematuramente nel 1993.
Formazione ricchissima di elementi, tra i quali spiccano l'ottimo Dweezil Zappa, chitarrista dalle ottime doti tecniche; Napoleon Murphy Brock, storico cantante e sassofinista della band di Frank Zappa; Steve Vai in forma davvero smagliante, e il superlativo batterista Joe Travers, che a parlare in tutta sincerità non ha fatto assolutamente pesare la defezione di Terry Bozzio, presente solo in poche della tournée contrariamente a quanto annunciato in precedenza. Questo ovviamente senza negare che l'assenza di Bozzio abbia lasciato tutti molto interdetti, e sia stata accolta con grosso dispiacere; sia perché si tratta di uno dei maggiori batteristi della scena mondiale di tutti i tempi, sia in particolare perché ha a lungo militato nella formazione con cui Zappa si esibiva dal vivo. Ma come ripeto, è stato comunque sostituito degnissimamente da un altro artista davvero dotato, e quella sera particolarmente ispirato e impeccabile.
Inutile precisare che il concerto è stata cosa ben diversa dagli show storici di Frank: c'è da dire che la sua personalità e la sua presenza scenica non erano facilmente emulabili; e difatti, questa tribute band è riuscita solo a tratti a risultare coinvolgente e pirotecnica come l'originale. Tuttavia, a questi artisti va riconosciuto anzitutto il merito di aver riportato sotto la giusta luce la musica e la genialità di un artista davvero unico, per gusto e per innovatività; inoltre, lo spettacolo è risultato davvero superlativo, sia per la bravura tecnica dei singoli componenti il gruppo, sia per la perfetta simbiosi con la quale essi hanno interpretato pezzi davvero complessi, a tratti quasi impossibili, trascinando il pubblico che difatti è stato caloroso e partecipativo quanto l'evento meritava, e offrendo in definitiva una serata di grandissima musica eseguita egregiamente, quindi direi decisamente ripagando i presenti del prezzo del biglietto sicuramente non esiguo
Cito in particolar modo i numerosi assoli offertici da Dweezil Zappa, che come dicevo ha mostrato grandi doti tecniche e artistiche; sebbene sia innegabile che, durante i "dialoghi" tra la sua sei corde e quella di Steve Vai, l'enorme divario tra i due si è rivelato in tutta la sua evidenza... ma questo a mio avviso non è causato da demeriti del povero Zappa jr, quanto semmai dall'inarrivabile grandezza dell'altro, presentato al suo ingresso sul palco come "il dottore cattivo" da un Dweezil che ha sfoggiato anche un discreto italiano. Peccato che solo durante i bis finali si sia finalmente cimentato a dirigere l'orchestra alle sue spalle, come faceva il padre; il tutto è risultato quanto mai divertente, oltre ad evidenziare ancora una volta la bravura tecnica di tutti i musicisti.
Note stonate? A parte la già citata assenza di Bozzio, e la scaletta forse un po' troppo omogenea, direi davvero pochissime... anzi, una soltanto: il fatto che Dweezil abbia chiuso la serata con un "forza Roma" che almeno alla sottoscritta non è riuscito particolarmente gradito