Nuovo libro per Geddy Lee...lo ha annunciato dalla sua pagina instagram
www.instagram.com/geddyimages/A differenza del precedente dedicato alla sua collezione di bassi, questo libro sarà una biografia, con racconti e memorie, scritto durante la pandemia nel 2020. In uscita nell'autunno del 2022 per Harper Collins
A differenza del precedente dedicato alla sua collezione di bassi, questo libro sarà una biografia, con racconti e memorie, scritto durante la pandemia nel 2020. In uscita nell'autunno del 2022.
"Quindi, come ho ammazzato il tempo durante la pandemia? Non sapevo che a partire da marzo 2020 sarei stato rinchiuso per oltre un anno e mezzo, il tempo più lungo che avevo trascorso a Toronto da quando avevo diciannove anni e frequentavo il circuito dei bar dell'Ontario settentrionale con i Rush.
Anche se io e Nancy abbiamo dovuto cancellare un sacco di avventure che avevamo in programma, a casa c'erano alcuni luccicanti lati positivi: insegnare a mio nipote i punti più fini del baseball e del birdwatching, badare ai miei cuccioli (uno dei quali era piuttosto malato) e passare le serate con la mia dolce metà, un bicchiere di Armagnac in mano, mentre guardavamo tutti i gialli europei mai prodotti. Oh, e un'altra cosa: ho cominciato a scrivere. Parole, ecco.
Il mio amico e collaboratore del Big Beautiful Book of Bass, Daniel Richler, ha visto come stavo lottando all'indomani della morte di Neil, e ha cercato di convincermi a uscire dalla mia malinconia con alcuni racconti divertenti della sua giovinezza, sfidandomi in cambio a condividere i miei. Così ho fatto, all'inizio con riluttanza, ma poi ricordando, oh sì, mi piace lottare con le parole. È una versione meno fisica del discutere con le note musicali, senza che un Ricky doubleneck mi spezzi la schiena! E presto le mie storie da bambino stavano diventando capitoli per adulti. Essendo un ossessivo maniacale, le scriverei e le riscriverei, rivalutando le prospettive nella narrazione non solo perlustrando le miei banche della memoria, ma anche i miei diari e le pile di album di foto. Stavo mettendo insieme un giallo di tipo diverso.
Quindi invierò queste storie migliorate e persino illustrate a Daniel, che ripulirà un po' la grammatica e rimuoverà un sacco di parolacce (adoro fottutamente dire parolacce), e violà! Con un tono che sembrava, beh, proprio come me, stava prendendo forma un presentabile, epico racconto della mia vita dentro e fuori dal palco: la mia infanzia, la mia famiglia, la storia della sopravvivenza dei miei genitori, i miei viaggi e ogni sorta di di sciocchezze su cui ho passato troppo tempo a ossessionarmi. E Daniel disse: "Penso che tu stia scrivendo un libro. Un vero libro di memorie, in effetti". Al che ho risposto: "Hmm... immagino di sì".