Max.yyz |
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| La lettura si è un pò rallentata qui a metà libro e confermo che se non fosse stato Neil Peart a scriverlo, non lo avrei comprato. Non per altro ma i libri di viaggio non sono tra quelli che prediligo leggere anche se questa lettura pur non descrivendo particolarmente bene i posti visitati, mi attira al viaggio. In linea di massima la mia attenzione rimane alta, specie quando si parla dei retroscena della band. Si scopre una bella persona e che il suo ben noto snobbismo non è altro che un guscio di protezione verso la stupidità umana. Non voglio fare paragoni con illustri personaggi del passato ma è facile che chi ha una certa sensibilità, un occho particolare di vedere le cose può trovarsi a disagio con quella che viene definita la normalità delle persone, non la normalità dell'essere ma la normalità di tutti i giorni. Leggendo questo spaccato biografico tutto sembra tranne che avere a che fare con una rockstar perché infatti non lo è ma va bene così.
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